Secondo il World Drug Report, nel 2013 si stimava che più di 245 milioni di persone nel mondo, 1 persona ogni 20 di età compresa tra i 15 e i 64 anni, abbiano consumato una droga. L'entità del problema mondiale del consumo di droghe diventa ancor più evidente se si considera che più di 1 su 10 consumatori è in uno stato di tossicodipendenza. In altre parole, 27 milioni di persone nel mondo (per paradosso quasi la metà dell'intera popolazione italiana) risultano essere consumatori problematici di stupefacenti.Infine solo 1 ogni 6 consumatori problematici di stupefacenti in tutto il mondo ha accesso ad un trattamento di disassuefazione ed il numero annuo di decessi droga-correlati (stimato in 187.100 nel 2013) è rimasto relativamente invariato nel corso degli ultimi anni.
I dati di confronto della nostra indagine provengono dalla rilevazione European School Survey Project on Alcohol and Drugs Italia (ESPAD Italia), uno studio sul consumo di un campione rappresentativo degli studenti tra i 15 e i 19 anni di 26 paesi europei. Nell’ultima rilevazione EDIT 2015 balza all’occhio l’aumento dei consumatori di almeno una sostanza nella vita (quasi 4% in più rispetto al 2011), mentre rimane sostanzialmente inalterata la quota di coloro che hanno dichiarato il consumo nel’ultimo anno e nell’ultimo mese. Relativamente all’analisi per genere, il consumo del genere femminile sembra avere una battuta d’arresto rispetto alle precedenti rilevazioni, in particolare per quanto riguarda le consumatrici regolari (consumo nell’ultimo mese). Il dato toscano rispetto all’Italia, comparato per il consumo nell’ultimo anno, ci pone poco sopra la media (31,5% Toscana vs 27% Italia).
Agli studenti che avevano riferito di aver consumato sostanze illegali almeno una volta nella vita è stato chiesto di specificare il tipo di sostanza sperimentata per prima. Circa il 93% ha indicato la cannabis in entrambi i generi (+ 5% rispetto al 2011). La sostanza maggiormente adoperata si conferma essere la cannabis a prescindere dal riferimento temporale. La categoria “Altre sostanze” (la seconda modalità più scelta in risposta al quesito sulla sostanza al primo uso) si attesta al 7,4% di ragazzi che ne hanno fatto uso nella vita. Dal confronto con i dati risultanti dalla precedente rilevazione EDIT non emergono significative differenze, se non un aumento rispetto al 2008 per la cannabis, che si riflette su tutti e tre i riferimenti temporali. La cocaina rimane invece agli stessi livelli degli anni precedenti (2,4% nell’ultimo anno).
La modalità del poliuso di sostanze legali e/o illegali è un fenomeno che riguarda più da vicino i giovani e che risulta essere sempre più diffuso. Questo può essere inteso sia come l’assunzione di due o più sostanze legali e/o illegali in una sola occasione, sia come l’uso di più sostanze in occasioni diverse. La condizione del policonsumatore risulta molto importante, non solo per indagare e descrivere il comportamento dei giovani intervistati nei confronti delle sostanze psicotrope illegali, ma anche per cercare di comprendere quanto l’uso più o meno frequente di alcune sostanze influenzi il consumo di altre e/o altri comportamenti. Comparando i dati rilevati dallo studio EDIT nel 2015, con quelli del 2005, l’associazione di due o più sostanze illegali nella vita riguarda ben il 15,2% degli intervistati nell’indagine più recente: 4,5 punti percentuali in più rispetto alla precedente rilevazione.