L'adolescenza è un periodo della vita caratterizzato da trasformazioni biologiche, sociali ed economiche che, generando nuove esperienze, possono aumentare la vulnerabilità nei confronti di alcune patologie, fra cui le malattie a trasmissione sessuale. Diversi sono i fattori che intervengono nel rendere i ragazzi maggiormente esposti a queste patologie, fra cui la precocità sessuale, la numerosità dei partner, la necessità di affermazione, il rifiuto e la resistenza all’uso del profilattico. Nella sezione appositamente dedicata ai comportamenti sessuali, lo studio EDIT, mutuando gran parte delle domande dall’indagine statunitense Youth Risk Behaviour Surveillance, indaga le principali abitudini sessuali dei giovani toscani delineandone i cambiamenti avvenuti nel corso degli anni.
Nel 2015, secondo quanto dichiarato dai ragazzi, in Toscana il 41,6% ha già avuto un rapporto sessuale completo (valore tendenzialmente stabile rispetto agli anni precedenti) avvenuto ad un’età media di 15,4 anni in entrambi i generi. Purtroppo, ciò che continua a mostrare un trend negativo è l’uso del profilattico. La percentuale di ragazzi che dichiara di aver usato il profilattico durante l’ultimo rapporto sessuale si riduce progressivamente, perdendo circa 9 punti percentuali nel corso degli ultimi 7 anni (2008: 65,0%; 2015: 56,3%). Questo fenomeno sembra caratterizzare gran parte della popolazione giovanile con valori che, secondo quanto pubblicato dai Centers for Disease Control and Prevention, nel 2013 ha raggiunto il 40,9% fra i ragazzi statunitensi della stessa fascia di età. Rivolgendo ai ragazzi coinvolti nell’indagine toscana la domanda riguardante le motivazioni del mancato utilizzo, le principali risposte rimandano al fastidio provocato dal profilattico durante il rapporto (45,4%), all’uso di anticoncezionali orali (35,1%) e alla riduzione della sensibilità (32,1%).
I ragazzi, quindi, non sembrano “temere” le malattie a trasmissione sessuale e questo risulta ancora più vero all’aumentare dell’età, soprattutto nel genere femminile: fra le diciannovenni, solo il 34,6% dichiara di usare il profilattico. Se il numero di partner sessuali rappresenta un ulteriore fattore di rischio per il contagio e la diffusione delle malattie a trasmissione sessuale, questo è aggravato dal fatto che l’uso del profilattico tende a ridursi ulteriormente all’aumentare delle relazioni, con soltanto il 9,3% dei ragazzi che hanno avuto 6 o più partner sessuali che ha usato il profilattico durante l’ultimo rapporto sessuale. Ancora una volta le femmine sembrano ignorare maggiormente il rischio di contagio con solo il 2,3% delle utilizzatrici. Sicuramente questo è legato anche al maggior uso che le ragazze fanno, al crescere dell’età, di anticoncezionali orali, assunti al fine di prevenire gravidanze indesiderate, aspetto che ancora oggi sembra rappresentare la maggior preoccupazione del genere femminile. Il confronto con i risultati 2011, infatti, mostra un aumento nell’uso di anticoncezionali orali a carico delle diciannovenni (2011:33,8%; 2015:38,4%).