L’adolescenza rappresenta una fase della vita caratterizzata da un’alta richiesta di nutrienti per le necessità del processo di crescita e sviluppo. Eventuali squilibri alimentari, sia in eccesso che in difetto, possono ripercuotersi sul peso corporeo e mantenersi nell’età adulta.Secondo lo studio Health Behaviour in School-aged Children (HBSC - Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare) condotto su ragazzi di 11, 13 e 15, uno studio internazionale svolto ogni 4 anni, in collaborazione con l’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità per l’Europa, il consumo quotidiano di frutta e verdura in questa fascia d’età risulta in crescita nei paesi europei e nord americani dal 2006 al 2010. In Italia, il trend in crescita è evidente per il consumo quotidiano di frutta, che interessa, nel 2010, circa il 40% degli adolescenti. Il consumo quotidiano di verdura, al contrario, si mantiene stabile e colloca l’Italia, nel 2010, tra i paesi a prevalenza più bassa (circa il 25%).
Nel nostro campione di adolescenti di età 14-19 anni in Toscana, il 46,9% consuma frutta almeno una volta al giorno ed il 41,2% consuma verdura con la stessa frequenza. Circa il 70% consuma pesce almeno una volta a settimana. Il 34,7% ed il 21,2% degli adolescenti consuma, rispettivamente, snack, dolci e/o salati, e bibite zuccherate almeno una volta al giorno. Il consumo di snack dolci e/o salati appare in riduzione nella rilevazione del 2015. Le abitudini alimentari mostrano delle differenze di genere. Le ragazze tendono ad avere maggiore attenzione al loro stile alimentare, con abitudini complessivamente migliori: consumano frutta e verdura con maggiore frequenza rispetto ai ragazzi, e meno spesso, invece, bibite zuccherate. Secondo i dati dell’indagine, infatti, il 34,6% dei maschi ed il 48,2% delle femmine consuma verdura quotidianamente, ed il 42,4% dei maschi ed il 51,6% delle femmine consuma frutta con la stessa frequenza. Solo il 3,4% degli adolescenti intervistati raggiunge il consumo raccomandato di almeno 5 porzioni al giorno di frutta e/o verdura, con valori più alti nelle femmine (4,7%) rispetto ai maschi (2,7%). Il trend del consumo quotidiano di frutta, in entrambi i generi, è stabile fino al 2011, ma tende a ridursi nella rilevazione del 2015. Le abitudini alimentari degli adolescenti in Toscana dovrebbero migliorarsi, nel loro complesso, anche alla luce di quanto emerge rispetto all’eccesso di peso. L’indagine, infatti, ha rilevato un lento ma costante aumento della prevalenza dell’obesità: dall’1,7% nel 2005 al 3,1% nel 2015. La prevalenza del sovrappeso è aumentata dal 2005 al 2008, per poi mantenersi stabile negli anni successivi, interessando, nel 2015, il 12,2% degli adolescenti. Nel 2015, il 3,6% del campione di studenti delle scuole toscane coinvolte è risultato sottopeso, in leggero aumento rispetto agli anni precedenti. Riguardo allo stato nutrizionale, emergono delle differenze di genere. Il sottopeso è più diffuso nelle femmine (4,4%) rispetto ai maschi (2,8%), mentre il sovrappeso interessa maggiormente i maschi (15,7% vs 8,4%). La prevalenza dell’obesità è sostanzialmente analoga nei due generi (3,3% nei maschi e 3% nelle femmine). Sovrappeso e obesità tendono ad essere meno diffusi all’aumentare dell’età. Nonostante che in Toscana l’eccesso di peso nella popolazione sia maggiormente diffuso nell’età infantile ed adulta, i dati rilevano l’importanza di continuare a monitorare il fenomeno e contrastare abitudini scorrette nell’alimentazione e nell’attività fisica anche nella fascia adolescenziale.