Questo webinar intende discutere l'effetto della pandemia su volumi e outcome delle cure ospedaliere erogate durante il primo anno della pandemia con riferimento ai pazienti COVID-19 e non, in particolare con riferimento ad aspetti legati all’accesso e a determinanti organizzativi.
Il potenziale ruolo dei bloccanti del sistema renina-angiotensina (RAS) sulla gravità della COVID-19 è stato ipotizzato a partire dalle prime segnalazioni di un aumento della mortalità tra i pazienti con COVID-19 in trattamento per l'ipertensione.
L’obiettivo di questo webinar, principalmente dedicato agli operatori delle cure primarie e ai medici di comunità, è quello di condividere alcune informazioni sulle correlazioni tra malattie croniche e covid relative al nostro contesto e di aggiornare sullo stato dell’arte del Programma per l’Osservazione del Territorio.
L'Ufficio regionale europeo dell'OMS ha pubblicato il documento Recommendations from the European Technical Advisory Group for schooling during COVD-19 su scolarizzazione e CoViD-19, elaborato dagli esperti del Technical Advisory Group.
Il focus Toscana-Emilia-Romagna si terrà mercoledì 14 aprile dalle ore 10.00 alle ore 13.30 in diretta su Zoom o su Facebook.
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In Europa, ogni anno, 5 persone su 10 mila si ammalano di una patologia neuromuscolare. Le malattie neuromuscolari colpiscono i muscoli, i nervi, le giunzioni neuromuscolari e i motoneuroni, sia in età adulta che pediatrica.
L'ARS ha il compito di favorire e supportare il trasferimento di alcune componenti della buona pratica dei Paesi Baschi all’interno del territorio della Zona Distretto della Piana di Lucca.
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L’Ars Toscana ha deciso di non trascurare il mondo delle infezioni per il momento “dimenticate” a causa della pandemia, realizzando questo rapporto in collaborazione con la rete regionale Sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive in Toscana (SEMIT).
Il webinar, organizzato dall'ARS Toscana, nasce con l’obiettivo di ripercorrere i principali progressi compiuti nel contenere la trasmissione del nuovo coronavirus, e riflettere sulle iniziative che saranno messe in campo nel 2021. Allo stesso tempo, però, vuole riportare l’attenzione sulle altre malattie infettive, per il momento “dimenticate” anche in conseguenza dalla loro ridotta incidenza, rispetto alle quali molto presto sarà necessario valutare quale impatto avrà avuto il SARS-CoV-2 sulla loro diffusione.
Se hai compiuto 40 anni, soffri di diabete mellito e vuoi contribuire in prima persona a migliorare le possibilità di gestione del diabete:
compila il questionario anonimo on-line del progetto FooDia-Net
su abitudini alimentari e atteggiamento psicologico nei confronti della malattia!
Nell’anno 2019 gli accessi per ogni causa in Pronto soccorso sono stati 1,5 milioni, di cui circa 435mila per diagnosi di tipo traumatico. Tra le dinamiche correttamente riportate all’interno del gruppo dei traumtismi, la più frequente è l’incidente domestico, seguita da incidenti avvenuti in strada e, infine, da quelli avvenuti in altri luoghi chiusi.
Come sono stati seguiti i malati cronici toscani nei mesi in cui il virus è stato più sotto controllo? I servizi di assistenza primaria venuti a mancare nella prima fase dell’emergenza sono stati opportunamente pianificati, organizzati ed erogati?
La telemedicina si sta rivelando una soluzione importante in questi giorni di protratta fase di emergenza. Ma in Toscana quante visite e di quali specialità sono state erogate per via telematica? Con quale trend temporale e con quale variabilità sul territorio? Quali malati cronici hanno ricevuto maggiore assistenza a distanza?
In Toscana il sistema di sorveglianza di entrambe le patologie è affidato all’Agenzia regionale di sanità, che dal 2004 gestisce il Registro regionale AIDS (RRA) e dal 2009 la notifica delle nuove diagnosi di HIV.
In occasione della Giornata mondiale contro l'AIDS, l’ARS pubblica un approfondimento sui dati del Sistema di sorveglianza HIV e AIDS in Toscana: dove si rileva una tendenza alla diminuzione delle nuove notifiche, i casi di Aids sono stabili, ma una quota sempre maggiore di pazienti si presenta tardi alla prima diagnosi di sieropositività.
I pazienti con malattie croniche rappresentano il massimo impegno professionale per il medico di medicina generale e per i medici di comunità responsabili delle cure primarie, che devono garantire un’assistenza di alta qualità nonostante l’emergenza CoViD.